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Come usare il green screen e la tecnica del chroma keying

videocamera riprende 3 persone davanti a uno schermo verde

La tecnica del Green Screen o schermo verde è ampiamente usata nell’industria cinematografica e televisiva, ma può essere facilmente utilizzata anche a casa con pochi mezzi e con un budget limitato. È importante conoscere gli strumenti necessari e i segreti del mestiere. In questa guida verrà spiegato come utilizzare il green screen e verranno consigliate le attrezzature ideali per ottenere i migliori risultati.

Cos’è il green screen o “schermo verde”

Utilizzare uno sfondo verde permette di filmare un soggetto davanti a un’uniforme parete verde, che può poi essere eliminata successivamente utilizzando un software.
L’effetto di trasparenza ottenuto rimuovendo lo sfondo verde consente di sovrapporre qualsiasi altro sfondo, sia fisso che animato, dietro al soggetto ripreso.
Nel settore cinematografico, questa tecnica è comunemente impiegata per aggiungere effetti speciali.
Anche in televisione, lo sfondo verde (o blue screen) è utilizzato ad esempio per interviste o report giornalistici. Inoltre, lo sfondo verde può essere utilizzato anche per creare video tutorial o video didattici, dove il soggetto può essere sovrapposto a del testo, grafici o altre immagini utili per spiegare concetti o procedure.
Questa tecnica è particolarmente utile per creare video di alta qualità in maniera molto più semplice ed economica rispetto all’utilizzo di set fisici o di postproduzione complessa.
In generale, l’utilizzo dello sfondo verde è una risorsa molto versatile e creativa che può essere impiegata in svariati contesti e settori, offrendo diverse possibilità per creare contenuti di alta qualità e professionali.

software di audio video editing

Come usare il green screen – Chroma Keying

Nella terminologia tecnica, la tecnica è comunemente chiamata Chroma Key, un termine che è ampiamente utilizzato all’interno di vari software. Per creare uno sfondo verde per video da utilizzare con la tecnica del Chroma Key, avrai bisogno di quanto segue:

  1. Un ambiente spazioso: una stanza di almeno 4-5 metri quadrati
  2. Una struttura per sostenere lo sfondo verde
  3. Almeno due luci per illuminare lo sfondo
  4. Almeno due luci per illuminare il soggetto
  5. Una telecamera, fotocamera reflex, mirrorless o videocamera
  6. Un software come Adobe After Effects per applicare gli effetti necessari in fase di post-produzione
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Vediamo ora passo dopo passo come utilizzare correttamente lo sfondo verde.

1. Lo spazio

Ti suggerisco di preparare il tuo set in una stanza abbastanza grande per posizionare comodamente il fondale. Ricorda di mantenere il soggetto a almeno 2 metri di distanza.
Inoltre, assicurati di posizionare luci su entrambi i lati e di sistemare la videocamera di fronte al soggetto. Se non hai abbastanza spazio, prova a spostare mobili per creare più spazio di lavoro.
Infine, oscura la stanza il più possibile spegnendo le luci e chiudendo le finestre. Durante le riprese, assicurati che le uniche luci accese siano quelle del set.

2. La struttura

Esistono diverse tipologie di strutture e di fondali, di varie dimensioni e materiali.

Una delle più comode è sicuramente la versione con fondale a rullo che si appende alla parete. Si tratta però di una tipologia di struttura costosa ed invasiva, adatta magari ad uno studio ma non ad un ambiente domestico.

Una struttura più alla portata è quella classica, composta da due cavalletti (stativi) che supportino un’asta centrale sulla quale monterai il fondale.

Esistono strutture già complete di green screen o in alternativa potrai acquistare una struttura vuota e un telo a parte.

3. Illuminazione del fondale

Controllare l’illuminazione è essenziale per ottenere un green screen di qualità.
La consistenza del telo verde è cruciale per garantire una corretta post-produzione delle immagini. Questo aspetto riguarda sia l’illuminazione (e quindi la presenza di ombre) che eventuali pieghe o difetti nel tessuto.
Non è possibile ottenere la perfezione assoluta, ma è importante cercare di ridurre al minimo le pieghe e le imperfezioni.

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Per questo motivo, è consigliabile posizionare due luci a un metro di distanza ai lati del green screen, inclinate a 45 gradi rispetto ad esso. Assicurati di distribuire uniformemente la luce in modo che la superficie dietro al soggetto sia ben illuminata, evitando sovraesposizione e ombre.
Consiglio di optare per luci a LED, ampiamente utilizzate dai videomaker. La potenza delle luci dipenderà dalle dimensioni della superficie da illuminare.
Inoltre, potrebbe essere utile utilizzare delle softbox per diffondere la luce in modo più uniforme e morbido.

4. Il soggetto

Il soggetto deve essere completamente immerso nello sfondo verde senza che nessun elemento fuoriesca dallo stesso.
Inoltre, assicurati di illuminare adeguatamente il soggetto con una o due luci.
Sempre tenendo conto di posizionare le luci frontalmente, decentrate rispetto al soggetto e inclinate di 45 gradi. Questa disposizione consente di utilizzare un setup di base composto da due luci:
La Key Light o luce principale, che sarà la più intensa e che determinerà l’atmosfera della scena.

Il Fill Light è la luce di riempimento che, sebbene più debole, è utile per ridurre le ombre create dalla key light.
Si tratta di un setup luci elementare e facile da personalizzare. Assicurati sempre che il soggetto sia ben illuminato e che la luce in camera sia almeno pari a quella del green screen.

Altre precauzioni importanti da tenere in considerazione:

  • Assicurati di mantenere una distanza di almeno due metri tra il soggetto e il green per evitare ombre e riflessi.
  • Evita abiti o accessori che hanno colori simili a quelli del green.
  • Se hai i capelli lunghi, assicurati di raccoglierli per evitare disordini.
  • Cerca di minimizzare i riflessi il più possibile.

5. La telecamera

È possibile utilizzare qualsiasi tipo di fotocamera, che sia una reflex o una mirrorless. Qui sono disponibili dei suggerimenti sulle migliori mirrorless per chi si occupa di video.
La priorità è che il soggetto sia completamente inserito nello sfondo nell’inquadratura che si realizzerà. Gli elementi circostanti al soggetto non sono rilevanti. Se dovesse risultare necessario riprendere una parte della stanza attorno allo sfondo, non sarà un problema. In tal caso, si potrà semplicemente ritagliare quella parte, utilizzando un’apposita maschera software.
Infine, è consigliabile mantenere il valore ISO il più basso possibile. Un ISO troppo elevato potrebbe generare immagini poco definite e quindi complicate da modificare tramite il software di post-produzione.

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Fare il green screen con Adobe After Effect

Terminata la fase di registrazione, passerai alla fase di post-produzione. Durante questa fase avrai la possibilità di eliminare il green screen utilizzando un software e di cambiare lo sfondo. Nello slang tecnico questo processo è chiamato “bucare lo sfondo”.
Ti consiglierei di utilizzare il programma Adobe After Effects e di sfruttare in particolare gli effetti seguenti:

  • Keylight: per eliminare il green screen
  • Key Cleaner: per correggere i contorni del soggetto
  • Advanced Spill Suppressor: per eliminare gli ultimi difetti

In seguito potrai aggiungere uno sfondo sia tramite After Effects che tramite Adobe Premiere.
Infine, attraverso il pannello Lumetri Color, presente in entrambi i programmi, avrai la possibilità di regolare la luminosità e i colori per ottenere un risultato estremamente realistico.

Usare un Green Screen: punti chiave

  • Camera ampia e oscurata
  • Installare uno schermo verde e illuminare uniformemente con due luci poste ai lati a 45 gradi
  • Posizionare il soggetto ad almeno 2 metri dallo sfondo verde e illuminare con almeno due luci ai lati angolati a 45 gradi
  • Registrare con una videocamera di alta qualità impostando l’ISO al minimo
  • Modificare il video con Adobe After Effects utilizzando principalmente l’effetto Keylight