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Come realizzare spettacolari riprese video con drone in 4K: tutorial completo

Giovane uomo pilota un drone

Desideri imparare ad effettuare delle riprese con droni professionali? Sei nel posto giusto. Mettiti comodo e segui passo passo il tutorial che abbiamo preparato per te!

Nell’epoca moderna della tecnologia, i droni si sono affermati come gli strumenti indispensabili per gli appassionati di videografia e fotografia. Con la capacità di sollevarsi elegantemente nell’aria e catturare prospettive uniche e mozzafiato, questi sorprendenti dispositivi hanno trasformato il mondo della produzione video. Da paesaggi maestosi a scene urbane vivaci, i droni offrono un’opportunità senza precedenti per creare immagini straordinarie che una volta erano riservate solo ai professionisti con un budget considerevole. In questo articolo, esploreremo i segreti dietro la realizzazione di riprese video spettacolari con drone, dalla pianificazione strategica alla tecnica di volo, svelando trucchi e consigli per trasformare le tue visioni in meravigliose opere d’arte visiva. Preparati a solcare i cieli e a catturare l’essenza della bellezza da prospettive impensabili, mentre ti immergi nel magico mondo della videografia aerea con drone.

Le basi: pianificare e rispettare

Se stai girando video amatoriali, la prima regola è trattare le persone con rispetto, preservando la loro privacy e tranquillità.

Avendo conoscenza preventiva delle operazioni da eseguire e del percorso del drone, sarete in grado di massimizzare l’autonomia della batteria del vostro drone, evitando interruzioni durante le riprese.

Quando utilizzi un drone, assicurati sempre di effettuare controlli pre e post-volo accurati, rispetta le normative e pianifica attentamente i tuoi voli in anticipo.

Grazie a questo, potremo catturare immagini aeree più coinvolgenti, selezionando e immortalando i soggetti in modo ottimale.

Drone bianco in volo sopra una foresta

Tecniche di riprese aeree con il drone e manovre panoramiche

Manovre lente

Il primo consiglio per chiunque si prepari a fare riprese con un drone o una telecamera stabilizzata (gimbal) è di manovrare con delicatezza e armonia.
I movimenti lenti sono più adatti per un look cinematografico, dando all’osservatore l’impressione che le riprese siano state fatte da una piattaforma più ampia, come un elicottero o un carrello, un dolly, eccetera – in sostanza, un attrezzatura professionale e cinematografica.
Ciò incrementa involontariamente il valore della produzione, conferendo al filmato un aspetto più curato e professionale.
Fate movimenti fluidi e ricordatevi di accelerare e decelerare gradualmente per evitare oscillazioni o movimenti bruschi della telecamera.
In caso contrario, si otterrebbero immagini distorte a causa delle vibrazioni nel filmato (effetto “Jello“).

Movimento a due assi

Per simulare le riprese aeree di alta qualità viste nei film (spesso realizzate con due assi di movimento simultaneamente), una tattica potenziale potrebbe consistere nel volare all’indietro e verso il basso contemporaneamente, mantenendo una velocità uniforme e regolare.

Movimento laterale

Attraverso l’uso dei movimenti laterali, possiamo presentare prospettive originali e diverse rispetto alle solite. Spesso le riprese aeree con il drone si limitano a muoversi in avanti o indietro, quindi il movimento laterale rappresenta una valida alternativa per ottenere scatti cinematografici molto suggestivi.

Effetto “orbita”

L’idea è quella di far volare il drone intorno a un soggetto in modo continuo e circolare. Questa tipologia di ripresa risulta essere particolarmente complessa in quanto richiede la gestione simultanea del joystick per il movimento di rotazione sul piano verticale (imbardata) e dell’altro joystick (avanti/indietro – destra/sinistra) per ottenere un effetto orbitante attorno al soggetto. È essenziale muovere con delicatezza e costanza il controllo di imbardata durante questa manovra, altrimenti si rischia di girare troppo velocemente compromettendo l’effetto desiderato.
Per fortuna, droni come quelli della DJI offrono funzioni che automatizzano questa tipologia di riprese, agevolando i piloti meno esperti.
Modalità come Circle, Helix Rocket o Boomerang, Point of Interest, permettono al drone di eseguire la manovra automaticamente con movimenti fluidi, consentendo di realizzare riprese cinematografiche di grande impatto.

Attraversamento di ostacoli

Attraversare gli ostacoli con il drone, come porte, finestre, grotte, ponti, alberi, può creare effetti molto suggestivi, ma è anche molto pericoloso. Infatti, se si perde la visuale del drone, l’unico punto di riferimento è lo schermo del controller FPV o un aiutante. Anche se il drone è dotato di sensori anticollisione e di un sistema di ritorno automatico al punto di partenza, è consigliabile evitare questo tipo di riprese a meno che non si abbia una grande esperienza di pilotaggio. Inoltre, è contro le normative aeronautiche che richiedono il volo a vista.

Dobbiamo tenere a mente che durante le riprese professionali con il drone, è comune utilizzare un assistente o copilota, che può operare su un secondo controllo remoto o no. L’assistente è di grande aiuto per assicurare al pilota il corretto posizionamento e percorso di volo sicuro e privo di ostacoli.
Le riprese fatte con un drone sotto il nostro controllo visivo saranno più sicure e fluide, oltre ad essere conformi alle regole di sicurezza.
È fondamentale che l’operatore mantenga una posizione adatta per controllare il drone prima e dopo l’attraversamento di ostacoli come finestre o muri, ed è consigliabile pianificare più voli con punti di partenza diversi quando si devono riprendere scenari differenti o quando è possibile seguire il drone lungo il suo itinerario.

Vedi Anche:  Come usare il green screen e la tecnica del chroma keying

In qualsiasi situazione, è sempre utile avere i para-eliche montati quando si effettuano riprese attraverso ostacoli o in prossimità di oggetti e/o persone.

Movimenti sull’asse del drone (Gimbal)

Un’altra strategia per ottenere scatti ancora più suggestivi e originali potrebbe consistere nell’utilizzo del gimbal insieme ai movimenti del drone. Tra i migliori c’è il movimento in avanti e verso l’alto inclinando il gimbal, che crea effetti davvero piacevoli.

Il Parallasse

Incrementare la complessità delle riprese dall’alto mediante l’uso di effetti di parallasse accentuati, talvolta con alberi o strutture che si trovano in prossimità del drone, può favorire la percezione delle dimensioni effettive dell’ambiente circostante da parte dello spettatore.

Tieni d’occhio il meteo

Per ottenere riprese aeree di qualità, è essenziale monitorare attentamente le condizioni meteorologiche e scegliere i momenti migliori della giornata. Quando si tratta del tempo, ci troviamo totalmente dipendenti dalla natura stessa. Le migliori immagini e video con i droni vengono catturati in giornate serene o leggermente nuvolose, evitando vento e nebbia. Questo diventa particolarmente importante durante le giornate più fredde, poiché l’umidità può condensarsi su parti del drone e congelare in quota.

È importante, però, trovare un equilibrio tra creatività e attenzione alle condizioni meteorologiche. Ad esempio, la nebbia o qualche nuvola possono contribuire a creare video suggestivi, specialmente durante le prime ore del giorno o in scenari montani, attraversando le nuvole per rivelare paesaggi mozzafiato.

Drone bianco e nero vola con il cattivo tempo

Trasforma il vento in tuo alleato

Il vento rappresenta una delle sfide principali per i nostri droni e le riprese aeree. Il nostro consiglio è di evitare di effettuare riprese quando le condizioni ventose sono presenti.

Evito di far volare il drone quando la velocità del vento supera i 10 massimo 15 nodi (circa 25 km/h) o se ci sono raffiche frequenti. Anche se molti droni sono progettati per resistere a venti superiori ai 15 nodi, registrare filmati con queste condizioni meteorologiche potrebbe non produrre risultati soddisfacenti, rischiando di perdere tempo.

Anche l’uso di software come After Effects o Final Cut per stabilizzare le immagini potrebbe non dare risultati ottimali.

Tuttavia, il vento non è sempre un nemico. Possiamo imparare a trasformarlo in un alleato valutando attentamente le condizioni meteorologiche, la forza e la direzione del vento e, soprattutto, garantendo la sicurezza delle operazioni.

In alcuni casi, possiamo sfruttare il vento per spingere il drone da un punto all’altro semplicemente disattivando il GPS (modalità ATTI).

Ecco come possiamo utilizzare il vento a nostro vantaggio per creare movimenti complessi durante le riprese aeree:

Iniziamo lasciando che il vento crei un movimento camera automatico, noto come movimento gimbal-track. Mentre il drone si muove, possiamo ruotarlo attorno al suo asse verticale, un movimento chiamato yawing, per aggiungere un secondo livello di dinamicità, il movimento gimbal-pan. Se desideriamo, possiamo anche gestire la gimbal per creare un terzo movimento simultaneo, chiamato movimento gimbal-tilt.

In questo modo, il vento diventa in qualche modo il nostro copilota, contribuendo a realizzare riprese complesse che altrimenti richiederebbero droni avanzati come il DJI Inspire 2, con pilota e operatore camera dedicato. In alternativa, possiamo optare per applicazioni di terze parti che utilizzano gli SDK per programmare voli da un punto all’altro mentre ci concentriamo sul movimento della camera e la rotazione del drone.

Le migliori ore

Come avviene nella cinematografia terrestre, registrare video all’alba e al tramonto può migliorare notevolmente la qualità delle riprese. Durante queste fasce orarie, le ombre sono più pronunciate, delineando le caratteristiche dell’ambiente in modo più marcato rispetto al pomeriggio, il che arricchisce la resa visiva del filmato.

Impostazioni per la fotocamera

Profilo: neutro

Per ottenere riprese aeree di alta qualità con droni, è essenziale configurare correttamente le impostazioni della fotocamera. Utilizzando un profilo neutro, assicurati che le impostazioni della fotocamera siano il più neutrali possibile. Questo garantirà che le riprese aeree conservino colori naturali e mettano in evidenza i dettagli nelle zone meno luminose.

Ecco le impostazioni consigliate per un drone DJI con registrazione in 4K o con la massima risoluzione disponibile:

  1. Registra a 60fps (fotogrammi al secondo), distinguendo questo dall’impostazione di tempo di scatto o velocità dell’otturatore.
  2. Utilizza il profilo colore D-log, che richiede post-produzione ma offre i migliori risultati.
  3. Personalizza lo stile con valori di -1 per contrasto, -1 per nitidezza e -1 per saturazione.
  4. Mantieni l’ISO al valore più basso possibile, idealmente a 100, in linea con l’apertura e la velocità dell’otturatore per mantenere una corretta esposizione, scegliendo il valore più basso consentito dalle condizioni di luce.
  5. Nelle impostazioni del gimbal, imposta il limite di movimento yaw a -35Max, la velocità di inclinazione del gimbal a -9, abilita il limite esteso di inclinazione del gimbal e regola la fluidità di inclinazione del gimbal a 19.

Tempo di scatto (shutter)

Per evitare l’effetto stroboscopico nelle riprese a terra, è consigliabile mantenere basso il tempo di scatto, specialmente se possibile. Tuttavia, se il nostro drone non consente di regolare la velocità dell’otturatore direttamente dalle impostazioni video (un’opzione disponibile solo su pochi modelli), diventa indispensabile utilizzare filtri ND.

Vedi Anche:  Tecnica di ripresa video: 11 movimenti di camera che ogni videomaker dovrebbe conoscere

I filtri ND sono fondamentalmente lenti di protezione solare per la fotocamera del drone. Esistono diversi tipi di filtri, tra cui quelli polarizzati utili per le riprese in mare o sulla neve. In termini semplici, l’applicazione di un filtro ND alla fotocamera del drone durante condizioni di luce ridotta aumenterà automaticamente il tempo dell’otturatore.

Per semplificare, un filtro ND4 è adatto per giorni con luce normale, mentre un ND8 è consigliato per la primavera o il primo pomeriggio. Durante l’estate, è consigliabile utilizzare un filtro ND16 per ottenere risultati ottimali.

Istogramma

All’interno dei droni DJI, così come in molte fotocamere, è possibile vedere l’istogramma direttamente sullo schermo del radiocomando. Nella fotografia aerea, la visualizzazione dell’immagine avviene tramite un dispositivo remoto, come un monitor o il display di un tablet o telefono collegato al radiocomando del drone. Pertanto, la lettura dell’istogramma diventa essenziale.

A differenza della fotocamera tradizionale, dove possiamo osservare direttamente l’immagine attraverso il mirino o lo schermo della macchina, con i droni questa possibilità spesso non è disponibile. L’unica opzione è visualizzare l’immagine trasmessa dal drone sul display del tablet o telefono collegato al radiocomando. Tuttavia, questa immagine trasmessa può essere influenzata da diversi fattori, come la qualità del segnale di trasmissione, le impostazioni del display e le condizioni di illuminazione sul terreno.

Queste differenze tra l’impostazione della telecamera del drone e ciò che appare sul display rendono indispensabile la lettura dell’istogramma, che fornisce i valori reali della luce che attraversa il sensore della telecamera, indipendentemente dalla visualizzazione sul display. Leggendo l’istogramma, possiamo essere certi di aver impostato correttamente i parametri e che l’immagine sia stata catturata secondo le nostre preferenze. Data l’importanza di questa pratica, consigliamo uno studio approfondito per coloro che ne avessero bisogno.

Post produzione

Il lavoro di post-produzione può diventare fondamentale per migliorare le nostre riprese video, indipendentemente dal programma di editing utilizzato, che sia un software costoso o una soluzione più semplice gestibile tramite smartphone o tablet. Un consiglio utile per iniziare è guardare alcuni tutorial dedicati al proprio programma di editing, facilmente reperibili su piattaforme come YouTube. Tuttavia, per risultati professionali è sempre suggeribile rivolgersi a un’agenzia come Videomaker.it.

Inizialmente, è importante acquisire almeno una base di conoscenze per utilizzare le transizioni, aggiungere una colonna sonora e magari inserire dei titoli. Tuttavia, se sei arrivato fin qui nella lettura, probabilmente hai già una buona comprensione del processo o almeno una grande voglia di imparare.

Procedendo con i consigli generali, è consigliabile decidere il formato di salvataggio del progetto video prima di iniziare, soprattutto in base all’uso previsto. Se il video sarà caricato su piattaforme social come Facebook, YouTube o Instagram, potrebbe essere preferibile optare per una risoluzione Full HD (1080p) anziché 4K UHD, che potrebbe risultare troppo pesante da gestire senza le risorse hardware adeguate.

Tuttavia, registrare in 4K UHD può offrire vantaggi significativi, specialmente se è necessario eseguire ritagli o regolazioni dell’inquadratura durante la fase di editing. La maggior qualità dell’immagine catturata può facilitare tali modifiche, migliorando la composizione finale seguendo regole come quella dei tre quarti e della composizione fotografica.

Inoltre, durante la post-produzione, è possibile aggiungere movimenti della telecamera che non sono stati realizzati durante la registrazione originale, come zoom in e out o simulare movimenti verticali utilizzando la funzione di offset incorporata nella letterbox. Questi accorgimenti possono dare al video un aspetto più cinematografico e accattivante.

Infine, sono disponibili numerosi tutorial su YouTube per imparare a utilizzare in modo efficace e economico software di editing come Final Cut o altri programmi simili.

Motion blur

Se abbiamo catturato le nostre immagini aeree con un’alta velocità di scatto o se abbiamo usato una fotocamera senza controllo sul tempo di scatto, potremmo pensare di aggiungere un effetto di sfocatura del movimento per dare alle immagini un aspetto più realistico. Tuttavia, è sempre preferibile utilizzare le impostazioni corrette tra fotogrammi al secondo (fps) e velocità dell’otturatore, tenendo conto dell’impostazione della timeline e dell’esportazione finale del video.

La regola dell’angolo dell’otturatore a 180 gradi è fondamentale nel contesto cinematografico. Questa regola stabilisce il rapporto tra il tempo di esposizione e la frequenza dei fotogrammi della fotocamera per ottenere una naturale sfocatura del movimento. È semplice da applicare: basta raddoppiare il frame rate per ottenere la corretta velocità dell’otturatore. Ad esempio, se stiamo registrando a 25 fps, la velocità dell’otturatore dovrebbe essere impostata su 1/50 di secondo. Se stiamo girando a 50 fotogrammi al secondo, il tempo di esposizione dovrebbe essere di 1/100 di secondo e così via.

Una velocità dell’otturatore troppo alta o troppo bassa può compromettere l’effetto di movimento desiderato. Un’adeguata velocità dell’otturatore è cruciale per ottenere un movimento video il più naturale possibile. Se la velocità è troppo alta, si otterrà un effetto stuttering, mentre se è troppo bassa, il video apparirà troppo morbido.

Vedi Anche:  Creazione e editing del composito: guida al montaggio di file video

Tuttavia, ci sono situazioni in cui questa regola può essere infranta per scopi artistici, come nel caso delle riprese di matrimoni. Anche se ci sono momenti in cui una velocità dell’otturatore più alta può funzionare bene artisticamente, è importante rispettare la regola quando si registrano persone in movimento per evitare un aspetto non naturale.

Quando non è possibile regolare la velocità dell’otturatore sul nostro drone o in ambienti molto luminosi, possiamo ricorrere all’uso di filtri ND per controllare la quantità di luce che entra nella fotocamera.

Color correction / grading

Quando la fotocamera è impostata su modalità automatica, gran parte delle decisioni di ripresa vengono prese dalla videocamera stessa, il che potrebbe limitare la nostra capacità di selezionare la colorazione che meglio trasmette il messaggio desiderato per quella scena. Ad esempio, le scene di matrimoni o viaggi romantici possono richiedere una dominante di colore diversa rispetto a scene di sport o cronaca.

Per affrontare questa situazione, è consigliabile filmare utilizzando un formato neutro e ricco di dettagli come il D-Log, una modalità offerta dalla maggior parte delle telecamere. In questa modalità, con le corrette impostazioni di ISO, apertura e velocità dell’otturatore, è possibile catturare dettagli sia nelle ombre che nei colori del cielo.

Dopo aver registrato il video in D-Log, sarà necessario colorare le immagini durante la post produzione, in modo simile a quanto si fa con le immagini RAW fotografiche. Anche se poche macchine consumer registrano video in formato RAW, utilizzare il formato D-Log consente maggiore flessibilità nel decidere i colori predominanti in fase di post produzione.

Le LUT (Look Up Tables) possono essere utilizzate per semplificare il processo di correzione colore. Personalmente, utilizziamo LUT per rendere omogenee le riprese fatte in giorni diversi o con telecamere diverse, accelerando così il processo di post-produzione.

Quando si utilizzano telecamere diverse per riprese a terra e riprese aeree, è consigliabile impostare parametri simili tra le due telecamere, compatibilmente con le condizioni di luce ambientale. Questo include parametri come ISO, velocità dell’otturatore, impostazioni del bilanciamento del bianco, risoluzione e formato video.

Inoltre, utilizzare una tavoletta color Checker all’inizio della ripresa in modalità D-Log può facilitare l’allineamento e l’omogeneizzazione delle riprese durante la post-produzione, garantendo una transizione più fluida tra le diverse scene girate. Programmi come DaVinci Resolve offrono funzionalità apposite per questo tipo di allineamento, partendo da una base colore identica ottenuta dalla tavolozza dei colori ColorChecker.

Effetti audio

Non trascurate gli aspetti audio del vostro progetto.

Non stiamo solo parlando della scelta di una colonna sonora appropriata, ma anche dei suoni ambientali che possono aggiungere profondità e realismo alla vostra produzione.

Per esempio, considerate il suono rilassante di un ruscello, perfetto per accompagnare le riprese aeree di un drone. Oppure il sibilo del vento che può arricchire le panoramiche di montagna, o ancora il rumore del traffico che può dare vita alle scene in cui si filma una strada.

Questi suoni contribuiscono a rendere il vostro video più coinvolgente e immersivo, offrendo un’esperienza più completa a chi lo guarda.

Suggerimenti finali

Un suggerimento prezioso è dedicare del tempo a comprendere appieno il funzionamento del vostro drone, leggendo attentamente il manuale e consultando guide dettagliate. Praticate regolarmente e fate dei test ogni volta che è necessario approfondire qualche procedura.

Create una check list personalizzata da seguire prima e dopo ogni volo, che includa almeno i seguenti punti fondamentali: stato della batteria, condizioni generali del drone, integrità delle eliche e del gimbal, capacità residua della scheda SD, verifica dell’area di volo, punti di decollo e atterraggio, condizioni meteorologiche, potenziali interferenze geomagnetiche, coinvolgimento del personale e rispetto della privacy.

Questo approccio vi garantirà una maggiore sicurezza durante le riprese e un controllo più accurato del drone e della qualità delle vostre riprese.

Pianificate attentamente quando, dove e perché effettuare le riprese, ottimizzando l’utilizzo della batteria e la qualità delle immagini. Tenete presente l’angolo di ripresa, la posizione del sole, le ombre, la luce, la composizione e il movimento della telecamera.

Un consiglio utile è considerare diverse prospettive di ripresa, oltre ai movimenti standard avanti e indietro. Esplorate riprese dall’alto verso il basso, panoramiche introduttive per introdurre la scena, inquadrature ravvicinate con un punto di vista insolito.

Occasionalmente, effettuate un sopralluogo per individuare ostacoli o potenziali interferenze, come tralicci elettrici, antenne radio o rami sporgenti.

Ricordate di consultare sempre il sito d-flight.it per verificare le regole dell’aria e volare con consapevolezza aeronautica.

Seguendo questi consigli, le vostre riprese aeree con droni acquisiranno una maggiore professionalità e renderanno i vostri lavori unici e speciali.

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